Massiccia Campagna di assunzioni nella Pubblica Amministrazione: oltre 846.000 posti entro il 2028
La Pubblica Amministrazione italiana si prepara a una delle più imponenti campagne di assunzioni degli ultimi decenni, con l’obiettivo di reclutare 846.000 nuovi dipendenti entro il 2028. Questo imponente piano di reclutamento, annunciato durante il Meeting di Rimini e basato sulle previsioni del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro, risponde alla necessità di rimpiazzare il personale in uscita e di potenziare la macchina amministrativa in vista degli obiettivi strategici nazionali, tra cui quelli legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Un ricambio generazionale necessario
Il 91% delle nuove assunzioni sarà destinato alla sostituzione di dipendenti che andranno in pensione nei prossimi cinque anni. Si stima che saranno coinvolti circa 774.000 lavoratori, con una media annuale di 155.000 nuove unità. Oltre alla sostituzione del personale in uscita, il piano prevede un aumento netto di oltre 60.000 dipendenti pubblici, segnalando un'espansione significativa della forza lavoro nella Pubblica Amministrazione.
I settori coinvolti
Le assunzioni non saranno distribuite uniformemente tra tutti i comparti della Pubblica Amministrazione. Secondo le previsioni del Sistema informativo Excelsior, quasi la metà delle nuove assunzioni, pari al 47%, sarà concentrata nel comparto dei servizi generali e dell’assistenza sociale obbligatoria, con un incremento di circa 28.000 unità. Questo settore è cruciale per garantire il funzionamento delle strutture amministrative e per supportare le politiche sociali del paese.
Un terzo delle assunzioni sarà destinato al settore dell’istruzione, con quasi 20.000 nuovi insegnanti e personale amministrativo che entreranno in servizio entro il 2028. Questo aumento del personale è fondamentale per sostenere le riforme educative e migliorare la qualità dell’istruzione in Italia.
Il comparto sanitario, invece, vedrà un incremento del 21% delle assunzioni previste, con oltre 12.000 nuovi dipendenti. Questo settore, già sotto pressione a causa della pandemia, necessità di nuove risorse per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi sanitari, in linea con gli obiettivi del Pnrr.
Focus sulle funzioni centrali e sui profili qualificati
La maggior parte delle assunzioni avverrà all’interno delle pubbliche amministrazioni centrali, inclusi la Presidenza del Consiglio, i ministeri, le agenzie fiscali come l’Agenzia delle Dogane e l’Agenzia delle Entrate, e enti pubblici non economici come l’INPS e l’INAIL. Saranno coinvolti anche altri enti strategici come l’Agid, il Cnel e l’Enac.
Il reclutamento si concentrerà soprattutto su figure altamente qualificate. Oltre il 79% dei nuovi dipendenti pubblici avrà una formazione terziaria, con una domanda particolarmente elevata di laureati con competenze specialistiche. In particolare, saranno ricercati profili con una formazione tecnica e professionale di alto livello, mentre una quota più ridotta di assunzioni riguarderà i diplomati dei licei.