Istat: il turismo di montagna e i borghi resistono al 2020
Nel confronto tra il 2019 e il 2020 emerge come la montagnasia rimasta un luogo di vacanza privilegiato per la prima parte dell'anno ed ilperiodo estivo, stando ai dati Istat. L'Istituto ha pubblicato il dossier"Movimento turistico in Italia", per il periodo da gennaio 2020 esettembre 2020, in cui si rileva che il calo registrato dal turismo montano nonè sensibile come quello di altre destinazioni. Anche borghi e mete culturali eartistiche resistono al calo portato dalla pandemia mondiale.
Il calo registrato dai comunimontani è di molto inferiore aquello della media nazionale. Si parla di un -29,3% rispetto al -50,9%registrato mediamente nella penisola, nei primi mesi dell'anno 2020.
L'estate è stata ancora più dura per le città, conun'inflessione media del -76,3%, nei mesi tra luglio e settembre, rispetto allostesso trimestre del 2019. Con una perdita per il turismo estivo nazionale del-36,1%. Anche in questo caso la montagna si è distinta in positivo, conun'estate in perdita "solo" del -19,4%, registrando il comparto conminori flessioni rispetto al 2019. Un'estate comunque difficile per Comuni avocazione culturale (che registrano un -41,2%) e per le cittadine marittime, al-38,7%.
Quest'anno, probabilmente complici le molteplici restrizionie soprattutto la cautela nella scelta della meta per le vacanze estive, propriogli italiani hanno preferito le località montane rispetto al passato. Oltrealla montagna, anche i borghi sonostati meta di numerosi turisti, tanto da risultare in un incremento del +6,5%,rispetto all'anno precedente. So tratta dell'unica variante positiva presentein tutto il dossier dell'Istat, rispetto al 2019. In Umbria e nella provinciaautonoma di Bolzano si è registrata una flessione positiva del +15% dellepresenze dei clienti italiani. L'Umbria in particolare può infatti vantare unforte turismo basato sui numerosi e bellissimi borghi.
Il 2020 rimane nel complesso un anno difficile e duro per ilturismo, e si spera che il 2021 possa andare meglio rilanciando questo importantesettore per l'economia italiana.