Oltre il 90% dei comuni migliora le proprie capacità digitali
Il Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione finalizzato a sostenere finanziariamente le amministrazioni nei processi di modernizzazione ha dato un’opportunità ai comuni italiani di rafforzare la propria situazione digitale. Su 7.904 enti locali, ben 7.246 hanno fatto richiesta per accedere a tale fondo, e poter adottare l’identità digitale Spid e la Carta d’identità elettronica per facilitare l’accesso ai servizi. Inoltre, servirà per avviare la migrazione dei servizi nell’applicazione IO, e consentirne l’utilizzo anche tramite smartphone, ed integrare la piattaforma pagoPa con i pagamenti elettronici.In vari modi i Comuni italiani cercano di migliorare il proprio stato di digitalizzazione, seguendo quanto richiesto dal decreto legge “Semplificazione e innovazione digitale”. Ma come hanno aderito al Fondo i vari Comuni?
- Degli enti locali partecipanti, 5.560 hanno aderito all’Avviso Pubblico promosso dal Dipartimento per la Trasformazione digitale, gestito dal PagoPa S.p.a. e bandito il 15 dicembre 2020, in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs) e l’Agenzia digitale (AgID).
- I restanti 1.686 Comuni hanno aderito a specifici accordi regionali.
Dopo la verifica dello stato di avanzamento dei processi di digitalizzazione, dei 50 milioni presenti per il Fondo, 43 sono quelli messi a disposizione dei comuni. Il dicastero con a capo la ministra Paola Pisano erogherà le quote del fondo, in due tranche, basandosi sulla popolazione residente nei Comuni. La prima tranche (del 20%) riguarderà le attività concluse entro il 28 febbraio 2021, mentre la seconda (dell’80%) giungerà dopo la verifica delle attività avvenute entro il 31 dicembre 2021.
Nel complesso l’obiettivo di fornire servizi digitalizzati, che siano semplici da utilizzare per tutti, sta vedendo sforzi comuni da parte delle Amministrazioni sia centrali sia locali. Tale processo di trasformazione digitale è ormai avviato dai Comuni, ma rimangono ancora delle difficoltà. Si dovrà continuare ad investire sulla trasformazione dei servizi, con Regioni e Comuni che lavorano fianco a fianco, verso questo obiettivo comune. In questo modo cittadini e imprese potranno in maniera sempre più facile e completa accedere ai servizi digitali degli enti pubblici.