Proroga dei termini per la chiusura dei bilanci degli enti locali all'interno del decreto Sostegni bis
Molti enti locali sono allo stremo, dovendo da oltre un anno affrontare le consuete difficoltà a cui si è aggiunto il peso sociale ed economico portato dalla pandemia di Covid-19. Per aiutare i circa 1.400 Comuni a rischio di default, il governo ha inserito una soluzione-ponte, all'interno del decreto Sostegni-bis. Grazie a questa norma sarà permessa la chiusura dei preventivi 2021-2023 entro il 31 maggio, cosa altrimenti impedita dalla sentenza 80/2021 della Corte Costituzionale.Viene così costituito un fondo da 500 milioni di euro per i comuni che, in seguito alla ricostituzione del Fondo anticipazioni di liquidità (Fal), si sono ritrovati con un disavanzo peggiorato al 31 dicembre 2019 rispetto a quanto ottenuto con l’esercizio precedente. In tal modo, la norma-ponte cerca di aiutare gli enti locali che si trovano più a rischio. La data di scadenza dei consuntivi 2020 e dei preventivi del trienni 2021-2023 dovrebbe andare a slittare al 31 luglio.
Un proroga utilizzabile solo dai numerosi Comuni che si trovano a rischio di default, in seguito alla bocciatura del ripiano trentennale del disavanzo, avvenuta con la sentenza della Consulta, e che avevano incassato le anticipazioni di liquidità erogate (come da DL 35/2013) al fine di estinguere i debiti verso clienti e fornitori.
L'ipotesi dello slittamento della chiusura dei conti al 31 luglio non è ancora data certa, poiché la soluzione che si sta infilando nel decreto legge sarà la proroga dei bilanci a 30 giorni successivi all’emanazione di una norma da inserire nel dl in fase di conversione. Sarà quindi il Parlamento a doversi assumere la responsabilità di questa risoluzione mirata a salvare i conti degli enti locali e non il Governo. La norma condivisa da tutte le forze politiche sarà da approvare in parlamento, con un emendamento da inserire nel DL Sostegni-bis, confermando la volontà di andare in aiuto ai Comuni a rischio di default.