Graduatorie vigenti valide per assunzioni con il PNRR

Graduatorie vigenti valide per assunzioni con il PNRR

In tema di utilizzo del PNRR, tra le richieste più pressanti avanzate dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) si trova il rafforzamento degli organici dei Comuni. Come conseguenza, il Decreto Recovery convertito in Legge ha di fatto introdotto diverse importanti previsioni in tal senso. In particolare, con la disposizione articolo 16, comma 3-bis, in sede di conversione del DL numero 146 del 21 ottobre, inserita dal Parlamento, si rende chiaro e privo di dubbi che il convenzionamento tra PA per l’utilizzo di graduatorie concorsuali allo scopo di ricercare e assumere candidati idonei può riguardare anche enti di comparti diversi, compresi enti locali e le regioni.

La procedura di utilizzo delle graduatorie per i vari Enti viene rinnovata significativamente dall'articolo 9, comma 18-bis: il compito di stabilire le condizioni, le modalità e i criteri di base da seguire per le amministrazioni che rientrano nei criteri del PNRR è affidata ad una Circolare del Ministro dell'Economia e delle Finanze.

Ecco qua riportato il testo coordinato del decreto convertito: In considerazione dell’urgenza di rafforzare la capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni, le amministrazioni titolari di interventi previsti nel PNRR, inclusi le regioni e gli enti locali, possono utilizzare le graduatorie ancora vigenti di concorsi per dirigenti di seconda fascia e funzionari, banditi anche da altre pubbliche amministrazioni, mediante scorrimento delle stesse nel limite delle assunzioni effettuabili ai sensi della normativa assunzionale vigente.

Agli Enti è quindi permesso utilizzare le graduatorie vigenti, ed è anche certo che, per mezzo della nuova Legge, i Comuni potranno addebitare al PNRR i costi del personale extra di cui necessitano l'assunzione. Per rendere tali assunzioni più agili si è stabilito inoltre che non necessiteranno di autorizzazione, aggirando così una pesante burocrazia, spesso di ostacolo per un repentino funzionamento delle operazioni necessarie ad una PA. Una vera e propria boccata d'aria, per gli enti in mancanza di figure con specifica competenza, spesso non possibili da assumere a causa del blocco del turnover o della carenza di fondi.


 

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