Linee guida per transizione digitale e verde del settore culturale
Un anno fa erano stati stanziati 155 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per i bandi dedicati alle organizzazioni profit e no profit, che operano in materia di transizione digitale e verde del settore culturale e creativo. Il 31 dicembre 2023 sarà il termine ultime per la selezione dei bandi. Si pone attenzione alla valorizzazione dei giovani, alla parità di genere e a colmare il divario territoriale tra regioni del Nord e del Sud (al Mezzogiorno è infatti dedicato almeno il 40% delle risorse). "Sostenere la ripresa delle attività culturali incoraggiando l’innovazione e l’uso della tecnologia digitale in tutta la catena del valore; favorire l’approccio verde in tutta la filiera culturale e creativa", come si legge dalla comunicazione ufficiale del 6 maggio 2022.
La crisi portata dalla pandemia ha colpito ogni settore, ma quello della Cultura è tra quelli che hanno ricevuto i danni peggiori, per questo si è deciso di istituire parte dei fondi del PNRR allo scopo di dare "un supporto concreto per la ripartenza" alla creatività italiana. Sono ormai disponibili le linee guida per la transizione digitale e verde del settore culturale e creativo, di cui potranno usufruire le attività che si basano su "valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive". In dettaglio si parla di micro o piccole imprese nate entro il 2020 che lavorano nel nostro paese, i soggetti del Terzo settore e anche delle organizzazioni creative e culturali profit e no profit. Tra queste troviamo imprese e organizzazioni che agiscono in vari comparti, tra cui: moda, musica, radio e audiovisivo, spettacoli dal vivo e festival, arti visive, architettura e design, letteratura, artigianato artistico e patrimoni materiali e immateriali, quali ad esempio le biblioteche.
I due settori di cui si devono occupare riguardano ecologia e digitale, in particolare: per il primo la riduzione dell’impatto ecologico degli eventi e la promozione di una progettazione ecocompatibile; per il secondo, il miglioramento dell’ecosistema culturale incoraggiando la cooperazione e il sostentamento finanziario della produzione attraverso l'innovazione digitale. L'aiuto dal fondo consisterà in un massimo dell'80% delle spese dei progetti presentati (tetto massimo di 75.000 euro), che andranno portati a termine entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell’ammissione e in ogni caso non oltre il giugno 2026.