Per affrontare le sfide del PNRR alla Pubblica Amministrazione servono nuove figure professionali.
Una delle sfide più grandi da affrontare sicuramente riguarda la gestione del PNRR, il Piano di Ripresa e Resilienza, e dopo più di un anno dall'avvio del maxi piano Ue, la nostra nazione ha stanziato molte risorse nell'iniziativa con 63 riforme e 151 investimenti.
Dopo la grande partenza sono emerse diverse necessità, tra cui la ricerca di nuove figure professionali con competenze molto specifiche, rispetto a quelle già in essere presenti nella Pubblica amministrazione, soprattutto per quanto riguarda Comuni ed enti locali.
Per questo motivo si è dato il via alla ricerca di professionisti aggiornati in grado di affrontare queste nuove sfide.
La principale società di consulenza della PA, l'Intellera Consulting, ha presentato un report da cui si evince che mancherebbero circa 14mila esperti sia nel settore pubblico che privato, soprattutto nei Comuni che dovranno gestire circa 90 miliardi di euro tra PNRR e Fondo complementare, tutto questo in mezzo ad un grande ritardo che si sta accumulando già da ora.
Come hanno scritto su Il Sole 24 Ore, la pubblica amministrazione ad oggi può contare solo su un migliaio di nuovi professionisti, mentre la Missione 2, ovvero la Rivoluzione verde e transazione ecologica richiede almeno altre 3.500 figure professionali qualificate. Neppure per la Missione 1, riguardante la Digitalizzazione, Innovazione, competitività, cultura e turismo, sono sufficienti le attuali risorse, c'è un ammanco di circa 2.900 profili.
Ma quali sono le figure professionali più ricercate?
Sicuramente nell'ambito della pubblica amministrazione le figure più richieste sono quelle più esperte in innovazione e project financing. Di grande importanza sono le competenze verticali per ogni singola misura, da esperti informatici ad ingegneri, dagli architetti ai geologi, fisici e geometri.
Per la Missione 1 vengono ricercati i social media expert, IT solution, enterprice e developer architect, data scientist, mentre nella Missione 2 sono richiesti ingegneri idraulici, civili, ambientali e gestionali. Per la Missione 5 occorrono esperti di valutazione d'impatto ed ecosystem manager.
Le zone d'Italia con Enti pubblici che risentono di più della mancanza di queste figure sono principalmente al Sud, per le quali verrano stanziate il 40% delle risorse. Questo dovuto anche dalla massiccia fuga di giovani e figure professionali che queste terre hanno subito.
