Il parere dell'Uncem sull'inefficacia del questionario SOSE

Il parere dell'Uncem sull'inefficacia del questionario SOSE

Il questionario SOSE ha fatto il suo ingresso nelle caselle di posta elettronica dei Comuni e degli Enti Locali, annunciato con il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un documento di ben 36 pagine contenenti dati da compilare con scrupolosa attenzione istituzionale, accompagnato da istruzioni dettagliate di ben 83 pagine. È un compito imponente, osserva l'Uncem, che coinvolge tutti i Comuni e gli Enti Locali, i quali devono completare il questionario entro il 25 maggio per evitare la revoca dei trasferimenti.

Sebbene il nome sia ora SOGEI, il cuore del questionario rimane sostanzialmente invariato. Le informazioni richieste si riferiscono all'anno 2022, un lasso di tempo che può risultare piuttosto lontano nella memoria di molti, compresi i sindaci, i segretari e i dipendenti. In molti Comuni, dove il personale è limitato, i sindaci hanno già optato per affidarsi a società esterne per la compilazione, a discapito di costi aggiuntivi.

Così sorge la domanda: quali informazioni possono davvero cambiare significativamente tra il 2021 e il 2022 in un piccolo Comune? Forse il numero di alberi? O la lunghezza delle strade asfaltate? È necessaria una riflessione su questo approccio burocratico, spesso inefficace e dannoso, che coinvolge un questionario di quaranta pagine. Tale pratica non agevola certo i rapporti tra lo Stato centrale e i Comuni, ma piuttosto crea un'eccessiva perdita di tempo e può persino incentivare consulenze costose e superflue.

Il Presidente nazionale dell'Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), Marco Bussone, evidenzia che la compilazione del questionario non solo richiede un impegno notevole, ma spesso comporta anche il rischio di inserire dati erronei o casuali. Invece di investire in consulenze esterne, sarebbe opportuno dedicare maggiori risorse alla semplificazione dei processi burocratici, garantendo una maggiore efficienza e trasparenza nei rapporti tra le istituzioni centrali e locali.

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