La crisi finanziaria degli Enti locali: analisi, problematiche e soluzioni normative

La crisi finanziaria degli Enti locali: analisi, problematiche e soluzioni normative

La recente analisi della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, illustrata nel documento “Lo stato di crisi degli enti locali: evoluzioni e prospettive”, ha evidenziato una situazione preoccupante per gli enti locali italiani. Attualmente, 257 enti sono in predissesto e 213 sono già in dissesto. Questa crisi evidenzia la necessità di interventi tempestivi e mirati per prevenire ulteriori deterioramenti finanziari.

Elbano De Nuccio, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Commercialisti, ha sollecitato un rafforzamento dei controlli nei Comuni per identificare precocemente i segnali di crisi. Questo principio è fondamentale nel nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza (Dlgs 14/2019), che mira a garantire una gestione più efficace delle situazioni di crisi.

Il quadro normativo di riferimento per gli enti locali è il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), contenuto nel decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267. Secondo questa normativa, la dichiarazione di dissesto comporta la nomina di un organo straordinario di liquidazione, il quale introduce diverse restrizioni come limiti alla contrazione di nuovi mutui, all’impegno delle somme previste in bilancio e l’aumento delle aliquote delle imposte e tasse locali fino alla misura massima.

Negli anni, molte problematiche sono emerse riguardo alla durata eccessiva delle procedure di dissesto e al mancato soddisfacimento di tutti i debiti accumulati. Per affrontare questi problemi, una soluzione potenzialmente utile, ma finora poco praticata, è l'adozione degli strumenti del Codice della Crisi di Impresa (Dlgs 14/2019). Questo codice definisce lo stato di sovraindebitamento come la condizione di crisi o insolvenza di vari soggetti, inclusi i consumatori e le piccole imprese.

Per gli enti pubblici economici, che esercitano prevalentemente attività d’impresa, la Liquidazione Coatta Amministrativa rappresenta uno strumento applicabile. Tuttavia, per gli enti non economici, che non sono imprenditori commerciali, la disciplina del sovraindebitamento potrebbe offrire una via d’uscita. Questa soluzione consentirebbe una risoluzione più rapida delle problematiche finanziarie e aiuterebbe a evitare gli effetti negativi, sia economici che di credibilità politica, che il dissesto comporta per gli enti locali e per i cittadini.

La crisi finanziaria degli enti locali italiani richiede interventi più tempestivi e strumenti normativi adeguati per garantire una gestione efficace delle risorse e il mantenimento della fiducia pubblica. Il rafforzamento dei controlli e l'adozione di nuove soluzioni normative potrebbero rappresentare un passo avanti significativo per risolvere le problematiche attuali e prevenire future crisi.

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