Digitalizzazione appalti pubblici, prorogato l’uso dell’interfaccia web fino al 31 dicembre 2024

Digitalizzazione appalti pubblici, prorogato l’uso dell’interfaccia web fino al 31 dicembre 2024

L'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha disposto una proroga importante per la digitalizzazione degli appalti, confermando fino al 31 dicembre 2024 l’utilizzo dell’interfaccia web della Piattaforma PCP per alcune tipologie di adempimenti. Questa decisione, annunciata attraverso il comunicato del Presidente del 28 giugno 2024, risponde anche alle richieste avanzate dall’Anci durante i tavoli tecnici, permettendo alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti di continuare a utilizzare strumenti semplificati in attesa di un completo adeguamento tecnologico.

La proroga riguarda in particolare gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro, l’adesione ad accordi quadro e convenzioni pubblicati entro il 31 dicembre 2023, la ripetizione di lavori o servizi analoghi e altre fattispecie specifiche previste dalla Delibera n. 584/2023. Inoltre, è stata confermata la possibilità di utilizzare l’interfaccia web per l’acquisizione del Codice Identificativo Gara (CIG), anche quando necessario solo per garantire la tracciabilità dei flussi finanziari, attraverso la scheda P5.

Un'ulteriore novità riguarda gli affidamenti in house, per i quali l’ANAC ha reso disponibile, in via transitoria, la scheda A3_6, che rimarrà utilizzabile fino alla fine del 2024, in attesa che le Piattaforme di Amministrazione Digitale (PAD) completino lo sviluppo delle schede definitive.

Questa proroga rappresenta un passo significativo per agevolare la transizione digitale nel settore degli appalti, garantendo al contempo flessibilità operativa alle amministrazioni. Tuttavia, il 2024 è stato un anno cruciale per il consolidamento delle soluzioni tecnologiche necessarie a rendere il sistema degli appalti sempre più trasparente ed efficiente.

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