Tari prorogata l’approvazione delle tariffe slitta al 30 giugno 2025 ma restano fermi i pagamenti
C’è una novità che riguarda da vicino tutti i cittadini e, in particolare, i comuni italiani: la proroga per l’approvazione delle #tariffe #Tari è ufficialmente slittata al 30 giugno 2025. La notizia è arrivata direttamente dalle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera, che hanno dato il via libera all’emendamento al Decreto Legge Pubblica Amministrazione. Un passaggio che, in termini pratici, significa più tempo per i comuni per mettere a punto regolamenti e tariffe sulla tassa dei #rifiuti, ma senza cambiare i termini di pagamento delle rate già fissate per i contribuenti.
A confermarlo è proprio l’articolo 10-bis del testo di conversione del D.L. PA, dove nero su bianco si legge che, solo per l’anno 2025, il classico termine del 30 aprile viene spostato in avanti di due mesi, esattamente al 30 giugno. Un rinvio che lascia intatti gli appuntamenti con le scadenze già segnate nei regolamenti comunali, quindi chi si stava preoccupando di dover cambiare il calendario delle rate può stare tranquillo: gli importi arriveranno con i soliti tempi.
Questa proroga si inserisce in un contesto ben più ampio, fatto di semplificazioni e tempi tecnici che servono ai comuni per riorganizzare dati, bilanci e aggiornamenti normativi, soprattutto in una fase in cui i temi ambientali, la gestione dei rifiuti e i costi di smaltimento sono sempre più al centro dell’attenzione pubblica. Una piccola finestra di respiro per gli uffici comunali, insomma, ma anche un modo per cercare di calibrare meglio i numeri in un periodo di forti cambiamenti e nuovi parametri.
Quindi, per chi si stava chiedendo se la Tari cambierà subito o se le bollette arriveranno in anticipo, la risposta è no: il calendario dei pagamenti resta quello stabilito, ma dietro le quinte i comuni avranno qualche settimana in più per definire cifre e modalità. Una di quelle notizie che sembrano piccole, ma che in realtà toccano direttamente la quotidianità di milioni di famiglie.