Tari: proroga ai Comuni per approvare le tariffe
Più tempo ai Comuni per approvare le tariffe Tari. Una proroga che si attiva non solo per quest'anno (in cui l'approvazione dei bilanci è slittata al 31 maggio), ma che sarà sempre valida. Nei casi in cui si decida di posticipare il termine per l'approvazione dei bilanci di previsione oltre il 30 aprile, saranno allineate con quelle dei preventivi anche le scadenze per approvare i piani finanziari del servizio di gestione rifiuti, le tariffe e i regolamenti della Tari.
Si introduce così, grazie al Decreto aiuti, una norma che porterà all'attivazione di un "automatismo, allineando le scadenze e superando la necessità di intervenire con una norma ad hoc ogni volta, evitando così di dovere riapprovare i bilanci". Tale norma prende il via da una richiesta formalizzata dall'Anci.
In questo modo si è voluto porre rimedio al solito inghippo burocratico e normativo, che porta poi gli enti a gare di velocità per rispettare le scadenze. Il problema è sorto con il DL Milleproroghe (228/2021) con cui si è raggiunto il tanto agognato sganciamento temporale dell'iter delle deliberazioni che approvano le nuove tariffe per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti da quello relativo al bilancio di previsione. In questo modo, già dal 2022, la scadenza per Tari e Tari corrispettivo sarà finalmente disgiunta da quella dei preventivi. Avendo come data fissata il 30 aprile di ogni anno, risulterà compatibile tanto con la gestione del prelievo quanto con le complesse attività relative all'aggiornamento del Pef, basato sui criteri stabiliti dall'Arera, evitando garbugli normativi ad oggi spesso difficili da districare per gli enti. Proprio l'introduzione del metodo Arera dal 2020 ha portato ad una più complessa formulazione dei Pef, data la rilevante esigenza di acquisizione di documentazione certificata da parte degli enti di governo degli ambiti ottimali o dei comuni.
Un'altra norma del Milleproroghe aveva già spostato la scadenza del varo dei documenti contabili relativi agli anni dal 2022 al 2024, dal 31 marzo al 31 maggio. La tempistica sui bilanci si riflette automaticamente su quella dei tributi e delle tariffe, come previsto dalla Legge 296/2006, comma 169. Questo automatismo ha creato talvolta delle incomprensioni. Motivo per cui si è deciso di modificare il Milleproroghe in merito alle tariffe Tari, precisando la loro approvazione "in caso di scadenza del termine di approvazione del bilancio di previsione prorogata a data successiva, entro tale ultima data".