La sfida della democrazia locale: Antonio Decaro e l'appello per superare i limiti dei mandati nei Comuni
Il presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), Antonio Decaro, ha rivolto un appello pressante ai membri di Camera e Senato affinché valutino attentamente ogni proposta volta a rimuovere il limitante vincolo dei tre mandati anche per i Comuni con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti. Tale invito, espresso tramite una lettera inviata a tutti i parlamentari, sottolinea l'urgenza di rivedere un limite che il decreto n°7 del 29 gennaio 2024 ha mantenuto, limitando a tre il numero massimo di mandati per i sindaci dei Comuni con una popolazione compresa tra i 5 mila e i 15 mila abitanti.
Decaro, sindaco di Bari oltre che presidente dell'Anci, ha enfatizzato l'importanza di rispondere alle esigenze dei sindaci italiani provenienti da diverse fazioni politiche, i quali hanno a lungo avanzato la richiesta di eliminare il vincolo temporale, definito "anacronistico", che limita la partecipazione democratica nei Comuni di maggiori dimensioni. Il decreto, sebbene abbia abrogato il limite di mandato per i sindaci dei Comuni fino a 5 mila abitanti, ha sollevato interrogativi sul motivo per cui la restrizione persista nei Comuni più popolosi.
Secondo Decaro, il decreto ha rappresentato un passo avanti nel riconoscimento del diritto fondamentale dei cittadini di decidere se rieleggere o meno il proprio sindaco. Tuttavia, l'attuale disparità di trattamento tra i sindaci dei Comuni oltre i 15 mila abitanti è stata descritta come ingiusta, incomprensibile e illogica. Egli ha sottolineato che il limite di due mandati, già contestabile in precedenza, costituisce ora una discriminazione evidente che colpisce 730 dei 7896 Comuni italiani.
Decaro ha enfatizzato la necessità di una revisione urgente di questa restrizione, affermando che il Parlamento deve completare il percorso di progressiva estensione dei mandati già intrapreso. Secondo il sindaco di Bari, è essenziale garantire che tutti i sindaci, indipendentemente dalle dimensioni della loro giurisdizione, possano beneficiare di un trattamento equo e dell'opportunità di servire la propria comunità per un periodo adeguato, consentendo al cittadino elettore di esprimere la sua volontà senza limiti anacronistici.